La fatica di leggere tutte le pagine relative a questo assignment mi ha portata fino ad oggi.
Distesa sul letto, il pc sulle gambe, la pioggia che batte sul tetto e il profumo di gelsomino che arriva dalla finestra aperta, rifletto a proposito di discorsi e ricordi. Gli spunti riflessivi che nel corso della lettura mi sono balzati in testa sono molteplici, alcuni appuntati sulle pagine che ho stampato, altri ancora nella testa (e non so se riuscirò a tirarli fuori).
E' divertente notare come da delle stesse parole siano usciti i commenti più disparati, le riflessioni più diverse, a seconda dell'interpretazione e della "storia personale" di chi le ha lette. Io ricollego quest'idea all'interessante metafora della passeggiata nel bosco, secondo cui non c'è un modo "giusto" per conoscerlo, ma sicuramente uno personale, soggettivo e sempre diverso. Potremmo girare nel bosco per anni senza mai prestare particolare attenzione ai suoi profumi e sentieri nascosti, ma basta volerlo, e si aprirà un mondo nuovo davanti ai nostri occhi. I diversi modi in cui ci possiamo interessare ai particolari di quel bosco sono tutte connessioni che stabiliamo con esso..
Rifacendomi al discorso su Leopardi, invece, ritengo che ognuno di noi abbia una "biblioteca del padre Monaldo", solo che non tutti riusciamo a sfruttarla. Abbiamo a disposizioni tutti gli strumenti per crearci un PLE, anzi, ne abbiamo molti più del triste Giacomo.. ma vogliamo discutere di quanta voglia di conoscenza possa aver avuto lui per crearsi un PLE così ben articolato??
Concordo quindi pienamente con il discorso secondo cui "
noi siamo egualmente fortunati. Avere internet a disposizione è come avere la biblioteca di Monaldo, anzi, forse è molto di più".
Un altro punto che mi ha colpita è il pessimismo generalizzato che ho notato leggendo vari commenti. Questo non porterà mai a niente di costruttivo, come anche l'idea nostalgica di un tempo passato, privo di tecnologie, più puro e quindi (consequenzialità a mio parere erronea) migliore di quello presente. E' vero, internet e le innovazioni hanno i loro pro e contro, ma se utilizzati in maniera costruttiva e debellando la "paura del nuovo" potremmo riuscire a carpirne le parti migliori, riuscendo così a sfruttare una quantità così grande di opportunità che neanche ci immaginiamo. Cerchiamo quindi, in questo senso, si coltivare le connessioni e mantenere una mente attiva (parlo soprattutto e prima di tutto per me stessa... spesso riesco a lasciare assopita la mia mente per lunghi periodi, ignorando fatti attuali e lasciando a loro stesse connessioni con il mondo esterno)m reagendo agli stimoli che troviamo lungo il nostro percorso (sia formativo, sia di vita, anche se spesso le due realtà coincidono).
Questa è soltanto una piccola parte di tutti i pensieri che si sono sviluppati a partire dalle pagine appena lette.. e mi scuso se non sono riuscita a farvi capire, anche se minimamente, i miei punti di vista.